Ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo: facciamo chiarezza

 

Non appena le persone si approcciano al mondo dell’edilizia per affrontare la sistemazione di qualche loro proprietà, si sente comunemente parlare di tre interventi principali: la ristrutturazione edilizia, il restauro e il risanamento conservativo.
Spesso, però, non è ben chiara la differenza tra questi concetti e che cosa implica ciascun intervento, rischiando di utilizzare questi termini in contesti sbagliati.

Vediamo allora di spiegare meglio quali sono gli elementi che contraddistinguono l’uno dall’altro per fare chiarezza sull’argomento una volta per tutte.

La ristrutturazione edilizia

Partiamo dal termine sicuramente più utilizzato. La ristrutturazione edilizia identifica un intervento che sarà realizzato su un immobile che non presenta alcun grado di protezione storico-artistica.
In questo caso parliamo di edifici privi di opere pittoriche, pavimentazioni d’epoca, elementi – strutturali e non – che fanno parte del patrimonio storico e che, quindi, non necessitano di alcun particolare controllo da parte di enti esterni.

Come si può immaginare, le ristrutturazioni riguardano generalmente tutti quegli immobili nati da metà del secolo scorso, oltre che tutti quegli edifici più vecchi realizzati semplicemente seguendo la tecnica costruttiva del tempo. 

La ristrutturazione non comprende per forza interventi di tipo strutturale, ma può essere semplicemente la sostituzione di elementi di tipo funzionale e distributivo volti ad ammodernare l’immobile o aggiornarlo alle nuove normative tecniche. Oppure, parliamo di ristrutturazione anche in casi di cambi d’uso, regolati da normative igienico sanitarie differenti, o cambi di volumetria.

Il restauro

Si parla invece di restauro nel momento in cui si interviene su edifici che presentano caratteristiche peculiari di un determinato periodo storico e/o di uno specifico contesto sociale. Sono edifici che hanno al loro interno elementi legati a tradizioni del luogo o a personaggi di rilevanza.
In questo caso sicuramente ci sarà come organo di controllo, verifica ed approvazione l’Ente Nazionale per la Soprintendenza ai Beni storici e monumentali.
Spetta a loro, infatti, l’articolata attività di tutela che include la conoscenza del patrimonio archeologico, storico-artistico, architettonico e paesaggistico, la verifica, le attività di manutenzione, restauro e promozione culturale.

Per questi tipi di interventi, quindi, si dovranno identificare quelle opere atte a salvaguardare e restaurare gli elementi con una rilevanza storica e quali, invece, sono da considerarsi semplici modifiche o ristrutturazioni avvenute in passato.

L’intervento sarà quindi incentrato sul conservare quanto più possibile l’immobile, andando a restaurare quegli elementi storici che lo caratterizzano.
D’altra parte, tutti i nuovi elementi costruttivi (come l’impiantistica o le nuove divisioni interne) saranno slegati da questo tipo di tutela e verranno trattati diversamente.

Il risanamento conservativo

Infine, non resta che definire il risanamento costruttivo. Questo tipo di intervento presenta un ulteriore vincolo sulla possibilità di apportare modifiche all’immobile.
Potremmo infatti dire che per “risanamento conservativo” si fa riferimento a tutti quei lavori volti a conservare e recuperare l’immobile rispettando i suoi elementi tipologici, formali, strutturali, architettonici e artistici.  

In pratica il termine conservativo serve a evidenziare il fatto che qualsiasi intervento è volto esclusivamente a mantenere in stato di salute l’immobile.
Lo scopo di questo intervento è quello di bloccare il degrado dell’edificio per dare nuova vita a quanto realizzato al momento della costruzione o alle modifiche avvenute in epoche diverse.   

Ovviamente, questo tipo di intervento comporta maggiori difficoltà e limiti sulla possibilità di cambio d’uso dell’immobile ma allo stesso tempo sono anche gli interventi più coinvolgenti ed interessanti dal punto di vista esecutivo, dove il connubio tra l’esperienza del fare e una conoscenza dei materiali diventa un fattore determinante.

Come è facile immaginare, queste tre tipologie di interventi sono regolati da diverse normative ed una buona impresa edile deve sempre rispettare tali norme prima e durante l’esecuzione dei lavori.
Se vuoi avere maggiori informazioni in merito a queste normative oppure hai in mente un progetto di ristrutturazione edilizia, restauro o risanamento conservativo, contattaci saremo felici di affiancarti e supportarti nei tuoi progetti!

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