Isolamento termico e risparmio energetico grazie alla ristrutturazione

 

Mai come in questo periodo si sente parlare degli elevati costi dell’energia, delle materie prime e dei carburanti. Sicuramente il post Covid-19, sommato al vicino conflitto dell’Est Europa, ha contribuito ad aumentare il livello generale dei prezzi a livello globale, che sta gravando sia sui privati che sulle aziende di produzione.

In particolare, uno degli aspetti che oggi condiziona di più il portafoglio dei cittadini italiani, è l’aumento  delle bollette energetiche.
Tale costo deriva principalmente da due aspetti. Il primo è legato allo stile di vita: quanta energia elettrica, gas ed acqua si utilizza nelle attività quotidiane, mentre il secondo riguarda quanto energivora è l’abitazione.

Se nel primo caso è facile intuire che basta modificare le proprie abitudini per abbattere i consumi, il secondo dipende da come è stata costruita la nostra casa e dai vari interventi di ristrutturazione che possono aiutare notevolmente la riduzione dei consumi.

Senza entrare nel merito degli incentivi, dei quali abbiamo già parlato nei precedenti articoli sul Bonus 110%, oggi vogliamo raccontarvi il nostro punto sugli interventi per l’isolamento termico e il risparmio energetico nato dalla nostra lunga esperienza sul campo.

Verso l’impiego di energia elettrica

Lasciando quindi ai termotecnici la professionalità di analizzare e progettare che tipo di isolamenti e che tipo di impiantistica installare in un immobile, la nostra esperienza ci insegna che in qualsiasi momento in cui si opera una ristrutturazione l’aspetto più importante è valutare se il cliente intende procedere con l’eliminazione dell’uso del gas per procedere con il solo uso di energia elettrica per alimentare il riscaldamento, il raffrescamento e la cucina.

Tale scelta è forse la più fondamentale, in quanto richiede di effettuare una valutazione per un intervento molto più complesso rispetto ad un semplice restyling dell’immobile.
Nello specifico, portare un immobile ad essere libero dall’uso del gas porterà sicuramente a dover aumentare l’isolamento delle partizioni verso l’esterno (pareti e tetto), al cambiamento della centrale termica che quindi si trasforma in una pompa di calore e molto probabilmente anche ad un cambio degli infissi esterni.
Per l’uso della cucina invece, basterà semplicemente sostituire il piano dei fornelli a gas con una piastra ad induzione.

Fino a questo punto la cosa sembra piuttosto semplice, bisogna però tenere presente che attualmente le pompe di calore riscaldano l’acqua a bassa temperatura e quindi i corpi riscaldanti che venivano alimentati dalla caldaia a gas non possono essere riutilizzati in quando risulterebbero troppo piccoli. Un altro aspetto è che per avere la migliore resa della pompa di calore, bisogna che sia abbinata ad un pavimento radiante, essendo un  sistema ideato per funzionare a basse temperature.

A questo punto, come puoi immaginare, gli interventi diventano molto più importanti ed onerosi, a causa della demolizione completa dei pavimenti e dei sottofondi per recuperare lo spessore per il nuovo pavimento radiante e per alleggerire il peso permanente nei solai intermedi.
Tale opera obbligherà anche il rifacimento dell’impianto elettrico, visto che lo stesso sarà coinvolto nelle opere di demolizione dei sottofondi.
Arrivati a fare tale scelta, nell’ottica di riduzione dei consumi e dell’impiego di energia prodotta da fonti rinnovabili, la nuova pompa di calore dovrebbe essere abbinata ad un impianto fotovoltaico che al momento risulta essere nel mercato la scelta migliore tra i sistemi di produzione di energia elettrica.
Tale impianto, quindi, permetterà durante le ore del giorno di alimentare il funzionamento totalmente gratuito della nostra pompa di calore. 

Come rendere la propria casa indipendente dal punto di vista energetico: installazione di batterie di accumulo

A chiusura di tali valutazioni c’è un ulteriore elemento che in questi ultimi anni sta prendendo sempre più piede: l’installazione delle batterie di accumulo che garantiscono la presenza di energia elettrica anche nelle ore notturne, permettendo di usare energia rinnovabile 24h/24h e dando la possibilità ai privati di essere totalmente indipendenti.
Tale apparato però presenta dei costi di acquisto abbastanza elevati e quindi, nel caso non sia supportato da incentivi statali, è opportuno procedere in maniera preventiva con delle analisi tecniche economiche con un termotecnico per assicurarsi della loro reale convenienza.
In ogni caso l’impianto può essere predisposto in attesa che tali batterie diventino con il tempo più economiche e sicuramente anche più performanti.

Come ridurre i consumi energetici:

Quindi riepilogando abbiamo tre fattori costruttivi che determinano la reale riduzione dei consumi energetici di un immobile: 

  • l’isolamento termico verso l’esterno, 
  • il pavimento radiante abbinato ad una pompa di calore, 
  • l’impianto fotovoltaico.

Come puoi immaginare il primo e l’ultimo sistema diventano più complessi da installare nel caso l’unità abitativa sia presente all’interno di un condominio, in quanto le pareti e la copertura sono strutture condominiali. In questo caso quindi si dovrà valutare la convenienza dell’installazione della sola pompa di calore con un impianto radiante. 

Per gli altri tipi di immobili, invece, si arriva alla conclusione che dovendo intervenire in tutto l’involucro, l’opera di ristrutturazione sarà profonda e con costi importanti.

Tieni però a mente che, portare un immobile ad essere libero dall’uso dal gas e renderlo indipendente sotto il punto di vista energetico grazie all’uso di  energia rinnovabile, significa portare l’immobile ad una classe energetica molto alta, con il vantaggio che commercialmente l’immobile acquisterà molto valore essendo ancora pochi gli edifici in Italia con una così elevata performance in termini di consumi energetici.

Ricorda inoltre che esistono nel mercato molti prodotti alternativi a quelli descritti, dalle pompe di calore ad alto rendimento per l’alimentazione dei radiatori, a pavimenti radianti elettrici a bassissimo spessore, fino ad arrivare a prodotti isolanti nanotecnologici ma, essendo tutte queste nuove tecnologie, presentano importanti costi di acquisto e per questo consigliamo sempre di valutare queste soluzioni insieme a progettisti e professionisti del settore.

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